La magica medicina

Io vado in paese a fare compere ….non dimenticarti di dare la medicina alla nonna

Recensione

Nato da genitori norvegesi emigrati in territorio britannico Roald Dahl, da decenni, rappresenta nella letteratura per l'infanzia un fermo caposaldo da cui partire per salire sul velivolo a motore di una magica fantasia, priva di qualsiasi confine. Infatti, le opere dell'ex aviatore hanno regalato voli pindarici a ragazzi di ogni età grazie a sceneggiature filmiche (tra cui 007 e Willy Wonka) e a produzioni letterarie da cui proprio la settima arte continua ad attingere, come dimostra il successo atteso di “GGG”.

Tra le infinite pieghe di una produzione immensa, oggi raccontiamo “La magica medicina”, romanzo breve del 1981, giunto alla settima ristampa per Salani Editore. Il formato tascabile, narrato in stile ideale per i piccoli lettori, racconta le vicende di George, piccolo bimbo costretto a sopportare le angherie di una vecchia e malefica nonnina. “ Era una vecchiaccia egoista e brontolona aveva i denti marroncini e una piccola bocca raggrinzita come il sedere di un cane”. Una nonna tutt'altro che dolce e cara, sempre pronta a bofonchiare, borbottare e lamentarsi di ogni cosa.

Stufo di sopportare l'insopportabile, il piccolo George decide di preparare una strana pozione inserendo un’incredibile vastità di elementi disgustosi; un cocktail strampalato, presentato alla nonna sotto forma di medicinale.

Una volta ingurgitata la “medicina“ la nonna inizia ad ingigantirsi, sino a rompere il tetto di casa con la testa …. ora George era proprio nei guai.

Corredata dalle linee istintive del maestro Quentin Blake, la nuova edizione degli “Istrici”, i libri che pungono la fantasia, regala momenti di puro divertimento, tra rimandi classici e riusciti espedienti narrativi, ricreando suspense e attesa. Infatti, l’autore sembra voler giocare assieme al proprio lettore attraverso dinamiche descrittive che celano il piacere di un divertente indugio.

Un libro (lo so, è banale dirlo) perfetto per i primi lettori.

Ah dimenticavo, il 10% dei diritti d'autore derivanti da questo libro verrà devoluto ad iniziative benefiche della Roald Dahl Fondation.